CASTELROSSO – MIA PROPOSTA per la REALIZZAZIONE di PARCHEGGI e di un PARCO GIOCHI nelle vicinanze del SOTTOPASSO FERROVIARIO in fase di realizzazione in via Cottolengo (zona scuole).
 

Nella Commissione Assetto ed Uso del Territorio svoltasi questa mattina la mia proposta è stata valutata positivamente, unitamente alla richiesta di successiva istituzione di una ZTL negli orari di entrata/uscita dalle scuole (con transito consentito ai residenti) in tutta via Sant’Antonio e vicoli limitrofi al fine di non intasare la viabilità di queste strade molto strette. Verrà chiesto a RFI di realizzare i posti auto.

Un primo importante passo per realizzare infrastrutture che ritengo strategiche in concomitanza con la costruzione del sottopasso ferroviario che RFI sta eseguendo dopo oltre 20 anni di iter.

Seguirò con attenzione lo sviluppo di questa proposta nei successivi passaggi

di Matteo Doria

Isola pedonale in via PO: perché il sindaco Castello e l’assessore al commercio Centin vogliono così male al commercio chivassese ed ai posti lavoro che genera?
E perché fanno di tutto per trasformare il concentrico cittadino in una zona spenta e triste?

Nel corso del 2019 l’amministrazione comunale chivassese, con il sindaco Catello e l’assessore al commercio Centin in testa, ha espresso la volontà di valutare la realizzazione di un’isola pedonale in via Po nel tratto tra l’incrocio semaforico di via Caduti per la Libertà e piazza della Repubblica, e via Don Dublino, idea già ipotizzata dalla precedente amministrazione ma poi abbandonata in seguito ad un periodo di sperimentazione.

Partiamo dal fatto che le attuali isole pedonali cittadine stanno vivendo un periodo di recessione, con negozi sfitti nella centralissima via Torino, in via Teodoro II e nelle vie limitrofe, mentre via San Marco, realizzata pochi anni orsono spendendo 450 mila euro di soldi pubblici, non è mai di fatto decollata. Il passeggio pedonale nel centro cittadino, inoltre, si è drasticamente ridotto a seguito dell’apertura del centro commerciale Bennet (apertura annunciata con molti anni di anticipo, ma per la quale la città non è stata preparata a “reagire” a causa dell’inerzia delle ultime amministrazioni, Ciuffreda prima e Castello poi .

La carenza di parcheggi

Proseguendo l’analisi della situazione, non possiamo non pensare al fatto che il centro cittadino soffre di una cronica carenza di posti auto, cosa che invita le persone che provengono da fuori concentrico a recarsi presso aree più comode ed accessibili, come appunto i centri commerciali. I parcheggi recentemente realizzati presso l’ex campo Enel ed il cimitero, la riqualificazione dei parcheggi del Movicentro e l’eventuale regolarizzazione dei posti auto nei pressi de “La Tola” non possono ovviamente essere considerati al servizio del centro cittadino, data l’ubicazione a diverse centinaia di metri dallo stesso. Anche l’ipotesi della realizzazione di un parcheggio presso l’ex consorzio di via PO pare ormai tramontata, almeno per i prossimi anni, dato che l’idea di riqualificazione risulta ferma.

L’istituzione della prima citata isola pedonale cancellerebbe tra via Po e via Don Dublino circa 40 posti auto (già ridotti con la cancellazione degli stalli di fronte alla casa parrocchiale). Considerando anche solo una rotazione minima di 3 volte al giorno, vorrebbe dire 120 posti auto in meno, rendendo di fatto ancora meno appetibile raggiungere il centro cittadino, con tutte le conseguenze derivanti

Le ripercussioni sul commercio

Il commercio cittadino vive un difficilissimo periodo, e non si merita di essere ulteriormente danneggiato da questo tipo di scelta, come già convenne la precedente amministrazione a seguito della sperimentazione. Incentivare la chiusura dei negozi, oltre che danneggiare le attività presenti e cancellare i relativi posti di lavoro, genererebbe una città spenta ed anonima, ovvero l’esatto contrario di ciò che è Chivasso da sempre.

A tal proposito, oltre 200 attività commerciali operanti nel centro cittadino hanno sottoscritto una petizione per portare alla luce queste considerazioni e per chiedere un confronto in merito alla questione con l’amministrazione stessa (come riportato anche dalla stampa locale) alla quale pare non sia stata data ancora una risposta in modo ufficiale nonostante sia passato del tempo

La domanda sorge dunque spontanea: perché il sindaco Castello e l’assessore al commercio Centin vogliono così male al commercio chivassese ed ai posti lavoro che genera? Perché fanno di tutto per trasformare il concentrico cittadino in una zona spenta e triste?


Matteo Doria

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Chivasso, imprenditore