La mia esperienza diretta all’interno dell’ospedale di Chivasso

Oggi mi sono dovuto recare al pronto soccorso per una “ bazzecola”, se vogliamo, una microfrattura, ma che ha reso necessario recarsi presso l’ospedale civico.

chivasso

La mia permanenza nella struttura è durata un paio d’ore , anche perché la sala d’attesa fortunatamente era vuota, e anche all’interno la situazione è parsa decisamente non caotica, almeno a vederla da comune paziente così pareva, spero che sia così sempre.

Alcune cose mi hanno lasciato un po’ perplesso però : dopo l’accettazione, un’infermiera mi ha spiegato che avrei dovuto attraversare il corridoio per raggiungere l’ortopedia, aggiungendo “attraversa il corridoio camminando più veloce che puoi che ci sono i casi COVID li“.

L’ho ringraziata per il consiglio, ma dentro di me ho pensato “ma non dovrebbero esserci percorsi separati, puliti e sporchi?!”

Passa una ventina di minuti e nella sala d’attesa dell’ortopedia un addetto avvisa “mettetevi ai lati della stanza che deve transitare una barella con paziente con COVID”.

Il personale si sta adoperando per gestire le situazioni, e devo dire che ho trovato molta “buona volontà“ ma le perplessità sui protocolli adottati sono tante. Chiederò dei chiarimenti in merito a chi ha le responsabilità decisionali.