“ Si sapeva benissimo che la scuola anche quest’anno sarebbe iniziata, e che il progetto regionale che forniva il servizio dei nonni vigile quest’anno non ci sarebbe stato” inizia Matteo Doria, consigliere comunale capogruppo di Amo Chivasso e le sue Frazioni” eppure anche in questo caso a Chivasso  l’amministrazione “dormiente” targata Castello non si è smentita, ed ha lasciato che le scuole iniziassero senza questo importante servizio.

Hanno poi cercato di metterci una pezza, chiedendo se qualcuno avesse voglia di andare a farlo a gratis, ma come si può pretendere che il servizio venga coperto su tutte le scuole per tutto l’anno basandosi sul volontariato? Eppure i soldi non mancano, avendo avanzato 3,8 milioni di euro raccolti con tasse e multe nel 2020 e poi non spesi. O forse questi soldi servono per fare la loro campagna elettorale in vista delle prossime elezioni a colpi di asfaltatrici e progetti last-minute?

Con la riforma del terzo settore bisogna studiare formule diverse, come hanno già fatto altri comuni guidati da amministrazioni più solerti: a mio avviso si potrebbe anche pensare di utilizzare i percettori di reddito di cittadinanza, che ricevono un sussidio dalla comunità trovandosi in difficoltà economiche, e che in questo modo renderebbero alla cittadinanza un servizio; una collaborazione che smorzerebbe anche le polemiche.

Oppure utilizzare gli ospiti dei centri per rifugiati, mantenuti con i soldi dei contribuenti: aiuterebbe l’integrazione, in quanto aiutando la comunità nella vita quotidiana verrebbero “accettati” meglio. 

Al momento sono 4 in tutta Chivasso i volontari, e magari nelle prossime settimane se ne aggiungerà qualcun altro, ma questa non può essere la soluzione, in ogni caso tardiva.

Sono stati tanti i cittadini che ci hanno contattato in questi giorni per segnalare il disagio: mi sono recato personalmente a verificare la situazione all’ingresso di alcuni istituti, ed ovviamente le lamentele dei genitori sono giustificate.

A seguito delle nostre segnalazioni nella mattinata di lunedì i vigili urbani hanno presidiato l’ingresso del mattino alla scuola di Castelrosso, ma giustamente non si può pensare di impegnare la polizia municipale in tutti gli orari di ingresso ed uscita dalle scuole tutto l’anno presso tutti gli istituti: non ci sarebbero nemmeno gli agenti sufficienti, che comunque verrebbero sottratti alle altre funzioni” conclude Doria” Speriamo che dopo queste sollecitazioni l’amministrazione comunale, con puntuale ritardo, si attivi e che nelle prossime settimane si garantisca l’accesso in sicurezza dei bambini in tutte le scuole”

di Andrea Tuninetti

Essì, vigile o nonno-vigile, questo è il problema.
Come molti dei nostri concittadini sapranno, ad inizio anno scolastico, tra lo stupore dei genitori dei ragazzi che frequentano i nostri istituti, è venuto meno il servizio dei nonni-vigile.

I quali, nel corso degli anni, hanno svolto con amore e diligenza il compito loro affidato che consisteva nel vigilare sulla sicurezza dei nostri bambini all’entrata e all’uscita degli stessi dagli istituti scolastici, il tutto compensato con un piccolo contributo.

Risorsa e riforma

I nonni vigile erano coordinati dalla Protezione Civile di Chivasso , alla quale il comune “girava” il compenso: una formula studiata negli anni per agevolare il coordinamento senza appesantire la macchina comunale.

A fronte della riforma del terzo settore, la protezione civile non può più effettuare servizi quali il blocco della viabilità (assurdo, ma tant’è), e quindi neanche i nonni vigili di Chivasso, assegnati alla protezione civile come visto.

Da servizio a privilegio?

Attenzione: questo non vuol dire che non possono più esistere i nonni vigili a Chivasso, ma solo che non possono più essere in forza presso la protezione civile! Infatti, in una paio di scuole cittadine, dove ha voluto, l’amministrazione Castello ha affidato il servizio ad una cooperativa (a che cifra?). La vera domanda è: dato che la soluzione c’è, perché è stata applicata solo per pochi?

Ad oggi vi sono molti casi dove le nostre scuole sono sprovviste di questo servizio.

Tuteliamo i bambini!

Purtroppo ho assistito, davanti a una di queste scuole, a situazioni di vero e proprio pericolo causate perlopiù dal non rispetto dei vari divieti da parte dei genitori che si apprestano a prendere i loro figli o dai residenti che, anche se non dovrebbero, si sentono legittimati a passare lo stesso.

Io mi chiedo, quindi, ma se non si vogliono pagare le piccole somme per i nonni-vigile che mettendo le loro transenne riuscivano a mantenere elevata la sicurezza dei nostri bimbi, perché non si potrebbe scomodare il nostro corpo municipale a presidiare la zona  punendo con delle sanzioni chi non rispetta le regole?

Credo che chi definisce “Chivasso la città dei bambini” dovrebbe quanto meno come prima cosa tutelare la loro vita.


Andrea Tuninetti