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Cosa si fa al tempo del corona virus? quando il tuo nido chiude e ti rendi conto di essere davanti a una pagina di storia , dove le emozioni , i ricordi faranno parte di te e dei tuoi cari e ti rendi conto che sei una delle prime attività che hanno dovuto rinunciare all’esercizio della propria professione e saremo sicuramente tra le ultime a riaprire ma allo stesso tempo, saremo le prime ad essere necessarie quando il Paese riprenderà e con Lui la necessità di ridare un supporto fondamentale alle famiglie che riprendono il lavoro…. i Comuni si troveranno a rispondere alle domande di posti ben più alta della loro offerta e allora se non è stato dato il supporto necessario per la sopravvivenza al Covid-19, tutto si ripercuoterà sui genitori , famiglie che hanno beneficiato dei nidi privati prima del corona virus. Ecco che allora scatta la molla, devi combattere, devi reinventarti , non permettere che il tuo nido al sevizio della comunità muoia, dopo anni di importante lavoro ,di sacrifici e tanto amore.
Ho progettato il mio nido , ho studiato per questo, ho lottato e sofferto e gioito mille volte, ne sono fiera e come me le mie colleghe educatrici, motivate a dire OGGI RESTO A CASA, ma domani siamo di nuovo in prima fila, pronte nel nostro nido ad aspettare i nostri cuccioli…ma oggi loro hanno bisogno di noi, come noi di loro…..la manualità, l’abbraccio, le coccole diventano virtuali………ci si organizza con video, attività e racconti.. .la tecnologia e i social ci vengono in aiuto e così creiamo questa catena immaginaria che ci fa prendere per mano in un bel giro tondo dove diciamo TUTTO ANDRA’ BENE.
Oggi e domani, AVERE FIDUCIA , CREDERE nello STATO, seguire le sue regole per un futuro migliore,riabbracciandoci e sorridendo.Questa esperienza ci ha rese più forti e consapevoli dell’ambiente che ci circonda, dell’amore e del rispetto delle persone….ecco perché abbiamo bisogno di aiuti per ritrovare domani la speranza che il mio nido, il vostro nido sia di nuovo un’ isola felice per i nostri bambini.