La mia esperienza diretta all’interno dell’ospedale di Chivasso
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Da otto mesi a questa parte, purtroppo, siamo abituati a sentire gli aggiornamenti dei dati del contagio come se fosse un bollettino quotidiano. Divulgare i numeri ufficiali è cosa molto importante, serve a tenere aggiornate le persone sull’andamento della situazione diffondendo notizie ufficiali, limitando così il dilagare di fake news e di tuttologi che molto spesso prendono per buono qualsiasi cosa letta su internet, se poi il
sito che pubblica la presunta notizia anziché essere quello del Governo o della Regione si chiama “amiocugino.it” poco importa…
Una cosa che però a mio avviso sta mancando, a tutti i livelli, è la precisa contestualizzazione dei dati.
Cerco di spiegarmi meglio. Ogni giorno vengono comunicati i numeri dei casi positivi al covid-19 rilevati ma, ad esempio, quasi mai vengono apportati in percentuale alla popolazione totale: dire “3000 nuovi casi” è
sicuramente impattante sulle nostre menti, certo che si si aggiungesse “cioè lo 0,005% della popolazione italiana” forse ci farebbe sì preoccupare, ma senza intendere che “stiamo per morire tutti”, seppure la situazione non sia da sottovalutare.
Se è vero che sono molti i casi positivi rilevati, è altresì vero che oggi si fanno circa 230mila tamponi al giorno, mentre ad aprile erano circa 17mila al giorno (più si cerca, più si trova in questi casi).
Altro dato che non viene praticamente quasi mai divulgato dai media, nazionali e non, è il rapporto tra i casi positivi ed i casi che necessitano cure ospedaliere, ovvero chi sta effettivamente “seriamente male”, così come i ricoveri in terapia intensiva, ovvero i positivi che stanno rischiando grosso, vengono comunicati come numero totale ma quasi mai il rapporto rispetto a chi viene ricoverato in ospedale.
Trasformiamo in numeri quanto sto cercando di spiegare:
- Al 15 novembre 2020 i casi positivi sono circa 712mila, ovvero l’1,2 % della popolazione italiana, di cui circa il 90% asintomatici o pauci-sintomaci (con sintomi molto lievi)
- i casi positivi che sono attualmente ricoverati in ospedale sono 35mila, ovvero circa il 5% del totale dei positivi
- quelli che necessitano di terapia sono circa 3400, ovvero lo 0,48% dei casi positivi
Contestualizzati nella loro interezza, gli stessi dati ufficiali ci permettono di avere un quadro più completo della situazione: è evidente che non sia una situazione da prendere sotto gamba, e che le prescrizioni vanno rispettate scrupolosamente, ma non da vivere con un terrore sproporzionato nella quotidianità della vita.
La domanda che spesso mi pongo è questa: i media non farebbero meglio a comunicare gli aggiornamenti quotidiani in un modo completo come questo, per permettere a tutta la popolazione di essere edotta del quadro generale?