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Mi chiamo Andrea sono sposato e ho una figlia di nome Beatriz.
Molto tempo sembra esser passato da quando questo maledetto virus è entrato a gamba tesa nelle nostre vite, stravolgendo la nostra quotidianità che era fatta di cose semplici alle quali, forse, non ho mai dato il giusto peso.
Credo che i pensieri che mi affliggono siano gli stessi che abbiamo un po’ tutti in questo periodo: La salute di tutti i nostri cari e più in generale di tutti gli italiani e i risvolti economici. Perché, ad oggi, quello che più mi spaventa sono gli strascichi che questo virus ci lascerà.
Però, come detto in precedenza, sono un genitore ed in questo momento più che mai, non devo lasciar trasparire nulla di fronte a mia figlia perché i bambini se ne accorgono, come pochi, di quando c’è qualcosa che non va come dovrebbe.
Quindi nel nostro piccolo, con mia moglie, cerchiamo di non farle mancare le nostre attenzioni facendo sì di rendere ogni giornata un giorno di festa. Ragion per cui le nostre giornate sono fatte di giochi e di piccoli lavoretti che quotidianamente le maestre dell’asilo, che frequenta mia figlia, ci inviano tramite video-messaggi.
Però non sempre tutte le giornate si svolgono così spensierate perchè quando arrivano le chiamate dai nonni, dagli zii o dai cuginetti, la piccola di casa scoppia in lacrime perché ogni giorno che passa è sempre più grande la mancanza di un loro abbraccio.
Spero, dunque, si possa ritornare alla normalità quanto prima, e spero anche che questo maledetto virus ci lasci non solo i morti, ma anche la consapevolezza che un abbraccio è molto più di un semplice gesto.
P.S. Speriamo che finisca tutto presto perché mia moglie non mi sopporta più!