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Faccio la mia professione sempre avendo mantenuto il mio ambulatorio di Chivasso e altri due municipali a Verolengo aperti, oltre ai turni di Guardia sul Territorio, pur cosciente di rischiare anch’io d’ammalarmi e di contagiare seppur con mascherina ffp3 (regalatemi da un paziente gentile).
L’ASL come disposizioni di protezioni è pressoché assente: non ci ha fornito adeguate DPI (dispositivi di protezione individuale n.d.r.) se non poche mascherine chirurgiche ed un numero irrisorio di camici di carta usa-e-getta,.
Inoltre ci ha quasi abbandonati al nostro destino obbligandoci però a mantenerci operativi e neppure tanto ristorati da numeri di telefono -uguali anche per l’utenza- a cui raramente risponde qualcuno.
Sento spesso colleghi di ospedali che fronteggiano, anche loro praticamente non in sicurezza, la situazione ed allora mi faccio coraggio perché mi sento privilegiato: “almeno” non devo operare dentro ad una struttura infetta.
Desidero ardentemente che le cose cambino in meglio per la nostra Chivasso.