di Matteo Doria

SINDACO E ASSESSORE AL COMMERCIO DI CHIVASSO PRIMA AUTORIZZANO DI TUTTO, CONTEMPORANEAMENTE, POI RIMANGONO BLOCCATI NEL LORO STESSO CAOS

Verso le fine del pomeriggio di domenica scorsa, 8 dicembre, è andato in onda quello che si potrebbe definire “il festival del surreale“.

Ore 18 circa , in via Torino c’è il mercato domenicale straordinario (autorizzato dal Comune di Chivasso, per essere chiari, e svolto principalmente da spuntisti di Torino).

Anche se è una domenica commercialmente importante, e i negozi sono tutti aperti, molti banchi iniziano già a smontare a quest’ora , invadendo per forza via Torino con i furgoni, che dovendo parcheggiare di fronte alle bancarelle occludono in molti tratti quasi tutto il passaggio pedonale.

Negozianti di conseguenza adirati, che si chiedono come sia possibile che il comune a cui pagano fior di tasse crei simili situazioni).

Ad un certo punto si sentono canti e preghiere in avvicinamento: essendo l’Immacolata, c’è la processione, numericamente molto partecipata, che parte dal duomo e si snoda per le vie del centro.

I vigili allarmati corrono a fare arretrate le bancarelle più ingombranti in via Torino, ma per quelli che già stanno smontando con i furgoni incolonnati è troppo tardi.

La situazione è surreale, i fedeli in parte proseguono con le candele in mano sotto i portici in mezzo ai clienti delle attività, in parte si districano tra slalom tra i camion e i banchi.

Poi arriva la statua della Madonna, che si blocca ovviamente, e qui si assiste all’inverosimile: attaccati alla statua , appesi dice qualcuno, ci sono il sindaco Castello e l’assessore al commercio Centin che si sono messi a fare i portantini. Si proprio loro, quelli che hanno autorizzato tutto e tutti contemporaneamente e creato il caos!

Risultato: mercatali irritati, processione impantanata, commercianti furiosi, persone che passeggiavano in quel momento “ostaggi increduli“ della situazione, una figuraccia assurda per tutta Chivasso.

Eppure si sapeva benissimo tutto, e nel vedere il sindaco e l’assessore lì sotto la statua impantanata in mezzo al caos del mercato la domanda è sorta spontanea a tutti: ma prima di mettersi a fare i portantini alla processione, non sarebbe stato meglio che si fossero messi a fare il proprio mestiere, facendo da regia in modo che le cose possano funzionare in modo sensato? In quel momento, un po’ di imbarazzo e senso di colpa per il caos creato e per la figuraccia complessiva fatta fare alla città lo avranno almeno provato?

Chiederemo spiegazioni dell’accaduto in consiglio comunale


Matteo Doria

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Chivasso, imprenditore